Azzurri qualificati al mondiale brasiliano. E ora?

Nazionale italana

Per la prima volta nella storia, la nostra nazionale si qualifica al mondiale con ben due giornate di anticipo, allontanando le tradizioni che ci indicano come una squadra sempre sofferente fino all’ultimo respiro.

Merito di un gruppo che ha avuto, finalmente, consapevolezza di se stesso, andando a sfidare con la giusta determinazione avversari modesti come Repubblica Ceca, Bulgaria e Danimarca. Sembrano lontanissimi i tempi in cui arrancavamo contro il Galles, eppure, nonostante il buon calcio mostrato nel post Sudafrica e i buoni risultati raggiunti (o meglio sfiorati) oltre le aspettative di quasi tutti i tifosi e degli addetti ai lavori, pare che Prandelli ed il suo staff non possano adagiarsi troppo sugli allori, essendoci degli evidenti aspetti da migliorare ed altre piccolezze da aggiustare.

Il reparto arretrato sembra, attualmente, quello meglio organizzato. Il blocco juventino, arricchito dall’arrivo di Ogbonna, sembra garantire la solita graniticità che contraddistingue la compagine azzurra. Le note stonate arrivano dalla scarsa affidabilità degli esterni bassi: a destra si attende il ritorno di De Sciglio Continua a leggere